Artevangelo nasce all’inizio del 2017 come trimestrale di quattro pagine di arte e cristianesimo ed è inizialmente emanazione della Missione Nuova Pentecoste di Acerra per iniziativa dell’allora delegato pastorale di quella chiesa, Salvatore Manzi. Egli si avvale della collaborazione dello storico dell’arte Stefano Taccone per il commento delle opere dell’artista che di volta in volta è invitato ad illustrare un numero con le immagini delle sue opere.
A partire dal novembre dello stesso anno le quattro pagine divengono un progetto indipendente. Parallelamente, grazie anche allo stimolo di Stefano Taccone – che diviene coodirettore del progetto – Artevangelo si trasforma in un qualcosa di potenzialmente molto più ampio ed ambizioso. Esso intende cioè rappresentare una piattaforma dove cristiani cattolici, ortodossi e protestanti – ma anche uomini di differente credo, agnostici o atei – o storici dell’arte visiva e artisti visivi – ma anche artisti che adoperano altri linguaggi, intellettuali di varia estrazione, nonché chiunque, anche se analfabeta, abbia qualcosa da dire – possono proporre iniziative di ogni genere, purché all’interno di due coordinate fondamentali: il cristianesimo – di qualunque confessione esso sia, purché nel rispetto delle confessioni altrui – e l’arte – soprattutto visiva, ma siamo aperti anche ad eventuali contributi musicali, letterari etc. Artevangelo potrà dunque prendere di volta in volta la forma di una mostra, di un seminario, di una raccolta di saggi, ma anche, in prospettiva, di un concerto, di un reading letterario…
I suoi valori - oltre naturalmente all’amore per l’arte e per il messaggio evangelico - sono l’ecumenismo e, più in generale, il dialogo con ogni altro credo o non credo diverso da quello cristiano, al quale l’arte – pensiamo - può fortemente contribuire. Questo non è il posto né di artisti che cercano una vetrina, senza nessun interesse reale per lo spirito del progetto, né per chi vuole innalzare steccati tra i diversi modi di pensare e tanto meno tra cristiani!
A partire dal novembre dello stesso anno le quattro pagine divengono un progetto indipendente. Parallelamente, grazie anche allo stimolo di Stefano Taccone – che diviene coodirettore del progetto – Artevangelo si trasforma in un qualcosa di potenzialmente molto più ampio ed ambizioso. Esso intende cioè rappresentare una piattaforma dove cristiani cattolici, ortodossi e protestanti – ma anche uomini di differente credo, agnostici o atei – o storici dell’arte visiva e artisti visivi – ma anche artisti che adoperano altri linguaggi, intellettuali di varia estrazione, nonché chiunque, anche se analfabeta, abbia qualcosa da dire – possono proporre iniziative di ogni genere, purché all’interno di due coordinate fondamentali: il cristianesimo – di qualunque confessione esso sia, purché nel rispetto delle confessioni altrui – e l’arte – soprattutto visiva, ma siamo aperti anche ad eventuali contributi musicali, letterari etc. Artevangelo potrà dunque prendere di volta in volta la forma di una mostra, di un seminario, di una raccolta di saggi, ma anche, in prospettiva, di un concerto, di un reading letterario…
I suoi valori - oltre naturalmente all’amore per l’arte e per il messaggio evangelico - sono l’ecumenismo e, più in generale, il dialogo con ogni altro credo o non credo diverso da quello cristiano, al quale l’arte – pensiamo - può fortemente contribuire. Questo non è il posto né di artisti che cercano una vetrina, senza nessun interesse reale per lo spirito del progetto, né per chi vuole innalzare steccati tra i diversi modi di pensare e tanto meno tra cristiani!